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Guicciardini, Ferdinando di Carlo

Guicciardini, Ferdinando di Carlo Ricerca Avanzata
1845 - 1906

Ferdinando Guicciardini nacque l’11 febbraio 1845 dal conte Carlo e dalla contessa Giulia Pucci di Firenze. Entrambi i genitori erano rimasti orfani in giovane età e anch’egli, nel 1862, all’età di 17 anni patirà la morte del padre, insieme alla sorella Teresa, di due anni più piccola, e del fratellino Lodovico, di appena sei mesi.
Probabilmente, la morte del padre non fece altro che rendere stabile quello che era un carattere già formato. Ferdinando seguiva già da tempo e con piacere i lavoratori nella cura dei beni della famiglia, a Poppiano ma soprattutto a Usella, per la quale egli aveva da sempre manifestato una particolare simpatia.
Nel 1866, una volta raggiunta la maggiore età, Ferdinando assunse la gestione delle proprietà familiari che, oltre a Poppiano, Lucignano e Usella, comprendevano anche Pieve a Pitiana che proveniva dagli avi Pucci della madre. Durante tutta la vita, nelle sue tenute il conte Guicciardini sperimentò una gestione all’avanguardia dal punto di vista agricolo, senza tralasciare l’aspetto sociale e tutte quelle iniziative che potessero rendere più facili ai contadini la vita e il lavoro.
Nel 1869 Ferdinando sposò Maddalena Niccolini di Camugliano. La coppia ha avuto quattro figli: Caterina, la primogenita, nata nel 1870, Luisa nel 1873, Carlo nel 1875 e Lorenzo, ultimogenito, nato nel 1879 ma destinato a portare su di sé il ruolo di capofamiglia e di erede dei beni del ramo paterno. Al compimento della maggiore età del fratello Lodovico, furono fissati i lotti da aggiudicare ai due fratelli. A Ferdinando andarono il Palazzo del Lungarno e le Fattorie di Poppiano e di Usella, a Ludovico, che nel frattempo aveva sposato Francesca Corsi Salviati, la Franckey Maggiordoma Maggiore della Regina Margherita, furono aggiudicate la Fattoria e la Villa di Lucignano e la Fattoria di Gricigliana.
Ferdinando, oltre alla propensione all’agricoltura aveva subito manifestato anche un altro grande interesse, quello per l’edilizia. All’acquisto di poderi da inglobare nei nuclei di Usella e di Montespertoli, per favorire alcune tipologie di coltivazioni, egli abbinava dunque il restauro degli edifici rurali e padronali e alcune nuove costruzioni. I primi lavori da lui intrapresi furono quelli alla Villa di Montughi, riedificata ex novo nel 1870; nel 1879 sul torrente Virginio in Val d’Elsa edificò un complesso industriale per l’estrazione dell’olio dalle sanse. Nel 1887, a seguito della divisione della fattoria di Poppiano da quella di Lucignano, Ferdinando iniziò la costruzione della Villa di Poppiano nel luogo del villino Fiascaini, che egli aveva acquistato nel 1882. Fu questa iniziativa che dovette dare inizio ai rapporti del conte con l’architetto Pietro Berti, fiorentino, che successivamente si applicò alla ricostruzione del Castello di Poppiano. Fu poi la volta della Villa di Usella. I lavori erano iniziati nel 1893 e terminati soli due anni dopo. Forse nel corso di quei lavori si era consumato il mistero della coperta che porta il nome della villa dove fu rintracciata, a quanto si dice, nel 1890 da Maddalena Guicciardini. Nel 1895 Ferdinando fece edificare la Villa di Roti.
I frutti delle attività di Ferdinando sono testimoniati dalla partecipazione delle sue aziende alle esposizioni nazionali e internazionali che, fra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX, servivano a divulgare le novità e le scoperte scientifiche applicate al lavoro agricolo e alla produzione manifatturiera. I riconoscimenti tributati al conte Guicciardini spaziavano dall’agricoltura all’allevamento, dall’edilizia rurale all’escavazione della pietra serena nella Cava di Riscaggio, inclusa nella Fattoria di Pieve a Pitiana, luogo quest’ultimo diventato celebre anche per la coltivazione del giaggiolo.
Nel 1889 Ferdinando Guicciardini aveva partecipato alla costituzione del Consorzio agrario di Firenze, in seno al locale Comizio agrario, per il quale nel 1901 fece acquistare l’antico Palazzo della Mercanzia in piazza della Signoria, al fine di dargli degna sede, e presso il quale si adoperò per i lavori di ristrutturazione fino a pochi giorni prima della sua morte. Nel 1898 fu tra i promotori della nascita dell’Unione liberale monarchica, e aveva partecipato alla vita politica entrando a più riprese come deputato nella Provincia e nel Comune di Firenze. Per il Comune presiedette per un decennio la Commissione dei giardini e dei passeggi pubblici, ne risanò le finanze, con la sua accorta opera amministratrice, e si adoperò per la ristrutturazione del parco delle Cascine. Dunque, durante il corso della sua vita, il conte Guicciardini non disdegnò la sua implicazione negli affari della politica intesa come gestione del bene pubblico.
La morte di Ferdinando Guicciardini avvenne all’improvviso, il 15 agosto 1906, dopo circa due mesi dal primo episodio di cedimento del suo cuore. Aveva solo 61 anni e lasciava i beni di famiglia, il palazzo di Firenze, le fattorie di Poppiano, Pitiana e Usella, in ordine e in piena attività.
 

 

Padre
Guicciardini, Carlo di Ferdinando
Madre
Pucci, Giulia di Orazio
             
Guicciardini, Ferdinando di Carlo