Archivio Ruschi - Documenti
L’archivio Ruschi di cui si dà conto è quello che conserva i documenti del ramo secondogenito della famiglia, nato con Bernardino Antonio (1568-1632) e tuttora attivo. Per questo motivo, nella raccolta si trovano documenti a partire dal XVI secolo, se non nei casi del tutto eccezionali di pergamene e carte conservate dalla famiglia per ricordare la loro antica origine.
Il riordino e la descrizione dei fascicoli vennero portati a termine nella seconda metà del Novecento da Osvaldo Priolo che inglobò nell’archivio vero e proprio anche una consistente raccolta di opuscoli a stampa, preziosa per la rarità di alcuni di essi. I documenti furono allora suddivisi nelle serie canoniche:
- Personaggi e membri della famiglia
- Corrispondenti
- Opuscoli e stampe
- Contratti, sentenze e scritte patrimoniali
- Carte attinenti alle cariche pubbliche dei vari membri della famiglia.
In quell’occasione, la corrispondenza venne riordinata secondo un criterio a dir poco singolare. Infatti, le lettere sono state raggruppate per i singoli mittenti e poste in ordine alfabetico del cognome, svincolandole dal proprio destinatario. Il risultato è dunque una lunga sequenza alfabetica di tutti i mittenti che hanno inviato missive ai vari rappresentanti della famiglia, dalla fine del XVII secolo alla metà del XX. L’indice dei nomi descritto in inventario permette comunque ancora oggi di reperire ogni singolo fascicolo.
L'architetto Pietro Ruschi, con l'archivista Manuel Rossi, hanno recentemente portato a termine un'indagine delle carte per lo studio della "vicenda millenaria dei Ruschi" confluita in un informatissimo volume: P. V. Ruschi, Nil Difficile Volenti. Una vicenda millenaria: i Ruschi da Como a Pisa, Ets, Pisa, 2015
Diamo qui la descrizione di un primo gruppo di lettere che entrano nel gioco dei rapporti familiari fra la fine del XVIII secolo e gli inizi del successivo, in attesa che i lavori in archivio, appena iniziati, portino a ulteriori risultati.