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Teste con li petti trentanove, che sono nelle stanze grandi del fieno (L'archivio a casa 9)

12/05/2020

Il vescovo di Pavia, Giovanni Girolamo Rossi dei conti di San Secondo (1505-1564), dà un elenco delle sue preziose sculture antiche dopo averle nascoste sotterrandole nella vigna di Roma, fra covoni di fieno e polli. Clemente VII, il papa Medici, nel 1528 lo aveva chiamato nell’urbe. Qui il Rossi, vescovo dal ’30, mette in pratica le sue doti diplomatiche e il suo amore per le antichità.

Nel 1539 egli ha un problema giudiziario che lo porta nelle carceri di Castel Sant’Angelo, dove viene sottoposto a processo. Forse per questo motivo e per scongiurarne un sequestro, il Rossi pensa bene di sotterrare alcune sculture della sua ricchissima collezione, altre di affidarle al parmense Girolamo Garimberto. L'inventario dei pezzi che egli detta è breve e conciso, proprio perché non ci si dimentichi delle ricchezze celate sotto il pavimento degli ambienti rustici della dimora: “nelle stanze grandi del fieno”, “dietro la Cisterna dove stanno li polli”, nella vigna e nello “stazzo”.

Lo stesso Rossi dichiara la paternità dell’elenco di busti, mezzibusti e statue intere con i commenti ammirati che gli sfuggono: “bellissimo”, “di maniera bellissima”, e con alcune annotazioni: il busto degli imperatori Severo e Gordiano I glieli aveva dati un certo Claudio, notaio criminale, una testa femminile “bellissima” viene dal vescovo di Viterbo (forse Egidio da Viterbo); con i 23 frammenti sepolti nel pollaio intende invece fare la testa per la statua da donare al cardinale Georges d’Armagnac; la “Dea Flora vestita che esce d’un bagno bellissima”, poi, la “si rihebbe dal Cardinal de Carpi”, Rodolfo Pio.

Dopo la sua morte, i beni del Rossi verranno rivendicati e ottenuti dai figli del granduca Cosimo dei Medici ed è così che le sculture entreranno nelle raccolte medicee.

Inventario dell’Anticaglie sotterrate del Vescovo di Pavia che sono in Roma

Teste con li petti trentanove, che sono nelle stanze grandi del fieno sotterrate col capo verso il rastello (cancello) della strada dove usciva il Cocchio, quali sono queste [...]

Alla Vigna dietro la Cisterna dove stanno li polli assettati son ventitre pezzi di robba diversi, de quali si caverà la testa abozzata della bella statua che si è ordinato si dia al Cardinale Armagnacco

Inventario delle robbe che ha il Garimberto [...]

► Un ovato con una Testa dentro bellissima d’un captivo o vero quella dell’Anteo

Alla Vigna nello stazzo grande vi sono doi consoli con le teste guaste vestiti in statue grandi n° 2

Una Vergine vestale colla testa fatta di nuovo in statua al naturale n° 1 [...]

Sotto ‘l ponte anchora all’arco di mezzo vi è la Testa grande bella for del naturale cinque volte di Galicula sotterrata n° 1

Evvi anchora sotto ‘l ponte la statua grande che si rihebbe dal Cardinal de Carpi che è una Dea Flora vestita che esce d’un bagno bellissima

Evvi una Pallade su la porta grande bellissima col petto et sotto la loggia alta della Vigna un Hercole col petto

Alla Vigna sotto la loggetta verso la stalla v’è un Dio Pan al naturale ignudo con un vaso da gettar acqua per fontana

                                                      per vedere l'intera lista e la sua trascrizione

Nel 2005 è stato ricordato il cinquecentenario della nascita di Giovanni Girolamo Rossi nella Rocca dei Rossi di San Secondo Parmense; vi hanno partecipato Vanni Bramanti e Maria Pia Paoli (se ne possono ascoltare gli interventi a questo indirizzo)

Il pittore che ferma sulla tela lo scavo delle sculture davanti al Colosseo è un particolare dell’autoritratto di Maarten van Heemskerck, del 1553, conservato presso il Fitzwilliam Museum di Cambridge (se ne veda la scheda a questo indirizzo)